Lo studio geo-paleontologico del territorio cilentano, la progettazione e realizzazione di un iter di valorizzazione del patrimonio geo-paleontologico del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, svoltosi nell'arco di oltre venti anni, hanno dato vita all'idea del Museo paleontologico.
Ricerche iniziate nel 1984, ed ancora in corso, hanno consentito agli studiosi di individuare numerosi giacimenti fossiliferi di particolare importanza scientifica, sia nel Massiccio dei Monti Alburni che nella dorsale dei Monti Vesole-Chianiello. Alcuni reperti fossili (pesci, crostacei, piante) provenienti da questi giacimenti, sono risultati essere generi e specie nuove per la scienza o mai segnalate in Italia, contribuendo così a fornire nuovi tasselli per la conoscenza dell'evoluzione della vita sul pianeta e degli ambienti e processi geologici che si sono avvicendati nelle nostre aree a partire da oltre cento milioni di anni fa.
Il valore scientifico dei giacimenti fossiliferi e dei ritrovamenti fatti, insieme alla crescente richiesta di cultura e conoscenza del proprio territorio da parte della popolazione locale hanno favorito la nascita del Museo Paleontologico di Magliano Vetere. La nuova struttura museale, attraverso la visita guidata alle collezioni esposte, l'attività di laboratorio e la didattica sul campo, consente a un pubblico scolastico e di non addetti ai lavori, la comprensione delle tematiche trattate e la conoscenza delle testimonianze geo-paleontologiche del territorio, finora noto ai soli specialisti. L'apprendimento attraverso l'esperienza diretta risulta così lo strumento migliore per comprendere percorsi scientifici a volta complessi e, per le nuove generazioni, per orientarsi nelle future scelte di percorsi formativi.
La struttura
Il museo dispone di di quattro sale espositive le cui collezioni introducono gradualmente il visitatore alle Scienze della Terra, attraverso un escursus che parte dall'origine dell'Universo.
Punti salienti del percorso sono la comprensione dei grandi processi geodinamici del Pianeta, la formazione di catene montuose come il nostro Appennino, anche attraverso l'osservazione delle rocce che lo costituiscono, il ripercorrere il processo evolutivo che ha condotto alla vita sulla terra quale oggi la conosciamo, attraverso le testimonianze lasciate nelle rocce. Due sale espositive, sono dedicate ai giacimenti fossiliferi del Cilento , la prima a quelli presenti sui Monti Alburni (Petina, Ottati) coprenti un arco temporale tra i 100 e i 50 milioni di anni, la seconda ai siti del Monte Vesole, di Trentinara e di Magliano Vetere, il primo con un'età di circa 75 milioni di anni ed il secondo con piante fossili risalenti a circa 95 milioni di anni.
Sala Diorama
Il grande salone centrale, presenta la ricostruzione a grandezza naturale, interamente percorribile dai gruppi di visitatori, di una serie di ambienti naturali del periodo Cretaceo, snodantesi dalla riva di una laguna marina sino ad un'area emersa interna, con vegetazione tipica del periodo e ricostruzioni a grandezza naturale degli animali che popolavano i diversi biotopi. Nel grande Diorama, supportati della guida e attraverso l'osservazione delle ricostruzioni ambientali è possibile comprendere i processi di fossilizzazione, di formazione dei sedimenti, di emersione ed erosione dei fondali marini, ad integrazione di quanto si è appreso nelle sale espositive visitate in precedenza.
Spazi laboratori
La sala di microscopia (lab.1) consente ad un'intera classe scolastica di compiere osservazioni al microscopio su preparati di rocce, quali quelli che si utilizzano presso gli istituti universitari , approfondendo l'ambiente di formazione, le caratteristiche sedimentarie e il contenuto microfossilifero delle diverse rocce, ai fine della loro datazione.
Spazi didattici esterni
Le aree esterne circostanti il Museo sono deputate allo svolgimento di esperienze ludico-didattiche. Tra queste vi è lo scavo simulato (lab.2), grazie al quale gli studenti possono in poche ore ripercorrere in modo efficace l'esperienza di uno scavo paleontologico sul campo grazie alla ricostruzione in loco di un affioramento roccioso con diversi strati fossiliferi. Ciò consente di illustrare le principali tecniche di scavo, recupero dei reperti, documentazione e ricostruzione stratigrafica, estrapolando conclusioni sull'ambiente di formazione dei diversi strati che si succedono nello scavo.
L'interesse maturato attraverso l'esperienza diretta favorisce la comprensione dell'emergenza territoriale e contribuisce a creare coscienza culturale negli studenti al fine della comprensione di quanto le peculiarità geologiche, insieme a quelle naturalistiche, ambientali e storiche siano importanti in un processo generale di conservazione, valorizzazione e fruizione di questo patrimonio, teso allo sviluppo sostenibile di aree di incomparabile bellezza e ricchezza naturale e culturale, come quella del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Attività didattiche
visita guidata al Museo + laboratorio di microscopia
laboratorio di scavo simulato
Costo pacchetti didattici
attività didattica e di laboratorio 1: visita guidata al Museo + Laboratorio di microscopia (lab.1) € 5,00 (durata 80-90 minuti circa, tuttavia la durata prevista può aumentare in funzione del numero dei partecipanti.
attività didattica e di laboratorio 2 : visita guidata al Museo + Laboratorio di microscopia (lab.1) + Laboratorio di scavo simulato (lab.2) € 8,00 (durata 120 minuti circa, tuttavia la durata prevista può aumentare in funzione del numero dei partecipanti.
Apertura Museo ed attività di laboratorio solo su prenotazione
informazioni e prenotazioni:
sig.ra Maria Cristina Ruocco cell. 3482420815
e-mail: museomaglianovetere@libero.it
Gli Istituti scolastici che intendono aderire al progetto Scuole al Geoparco scegliendo di visitare il Museo Geo-paleontologico di Magliano Vetere, possono richiedere una sola uscita didattica per non più di due classi, purché il numero degli studenti partecipanti non superi le trenta unità.
L’ammontare del contributo erogabile (visita guidata e laboratorio) sarà erogato in funzione del numero degli alunni che compongono una classe o al massimo due classi, purché il numero dei partecipanti non superi i 30 alunni. Saranno esclusi dal contributo gli alunni eccedenti tale numero.
L’Ente Parco potrà erogare, a favore di non più di 2 classi, appartenenti a Istituti scolastici ubicati nell’area del Parco, un contributo economico per le seguenti tipologie di azione:
un contributo di € 5,00 a studente per l’uscita didattico-formativa (visita guidata + laboratorio di microscopia)
un contributo per le spese di trasporto
L'entità del contributo varia in funzione della distanza chilometrica che intercorre tra la sede della scuola e il geomuseo o geosito prescelto. Quanto al valore economico del contributo, l'Ente Parco, ha stabilito un importo compreso tra 4,50 e 9,50 € da corrispondere alle scuole, per ciascun alunno partecipante, in funzione della distanza chilometrica percorsa (A/R).
Sono ammesse a contributo le prime 10 classi che faranno pervenire la loro adesione al protocollo generale dell’Ente, entro il 31 marzo 2016.
istanza di contributo [modulo 1]