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Scuole al Geoparco

Nel corso della 9^ Conferenza europea dei Geoparchi che si è svolta nell'isola di Lesvos, in Grecia, dal 1 al 5 Ottobre, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni è stato riconosciuto Geoparco, ed è entrato quindi a far parte della Rete Europea e Mondiale dei Geoparchi.

 

Questo prestigioso riconoscimento è stato conseguito grazie all'esclusivo patrimonio geologico dell'area protetta più grande d'Italia, più di 500 grotte carsiche, tra le quali le meraviglie di Pertosa, Castelcivita, Morigerati, Caselle in Pittari, del Cervati, del Bussento e del Calore, le tante forre conseguenza di innumerevoli processi carsici epigei e infine e un'infinità di terrazzi marini che dominano la costa costellata da oltre 50 splendide grotte marine.

La 38esima Sessione Plenaria della Conferenza Generale dell'Unesco, riunitasi a Parigi il 21 novembre scorso, ha stabilito che tutti i Geoparchi esistenti, rientrano nella rete internazionale dei Geoparchi, nella categoria Global Geoparks (Geoparchi mondiali Unesco).

I Geoparchi mondiali UNESCO

I Geoparchi mondiali UNESCO raccontano la storia lunga 4.600 milioni di anni del Pianeta Terra e degli eventi geologici che l’hanno modellato, così come l’evoluzione dell’umanità stessa. Essi, non solo ricostruiscono le tracce dei cambiamenti climatici del passato, ma sono anche impegnati nell’informare le comunità locali sulle moderne sfide ambientali e su come affrontare i rischi naturali quali alluvioni, terremoti, tsunami ed eruzioni vulcaniche; operano, inoltre, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza del ruolo e del valore della geodiversità e per promuovere le migliori pratiche di conservazione, educazione, divulgazione e fruizione turistica del patrimonio geologico. Insieme ai siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (WHL) ed alle Riserve della Biosfera (MAB), i Geoparchi mondiali UNESCO formano una gamma completa di strumenti finalizzati a promuovere lo sviluppo sostenibile, agendo sia a livello globale e sia a livello locale. Questo nuovo riconoscimento formalizza una relazione tra UNESCO e Geoparchi attivata già nel 2001. Da allora, i Geoparchi - attraverso le attività e le iniziative della Rete Globale dei Geoparchi (GGN) e della Rete Europea dei Geoparchi (EGN) - sono diventati uno strumento sempre più importante per l'UNESCO per coinvolgere gli Stati membri e le loro comunità nella promozione e valorizzazione delle Scienze della Terra e del patrimonio geologico.

Attualmente sono riconosciuti 120 Geoparchi mondiali (Global Geoparks) in 33 paesi, di cui 69 in Europa e 10 in Italia: Parco Naturale Rocca di Cerere, Parco Naturale Regionale delle Madonie, Parco Naturale Regionale del Beigua, Parco Geominerario e Storico Ambientale della Sardegna, Parco Naturale Adamello-Brenta, Parco delle Colline Metallifere Grossetane, Alpi Apuane, Sesia-Val Grande, Parco del Pollino, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Scuole al Geoparco è un progetto di educazione geo-ambientale rivolto alle scuole del Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e finanziato dall'Ente Parco.

Il progetto intende coinvolgere cinquanta classi delle scuole primarie (2°ciclo) e secondarie di primo e secondo grado, tra quelle appartenenti ai comuni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ciascuna scuola svolgerà un approfondimento presso uno dei quattro musei che costituiscono la rete delle strutture museali del geoparco e in uno dei numerosi geositi del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Geopark, al fine di conoscerne le emergenze geologiche e gli aspetti culturali, storici e naturalistici, nonché di favorire la diffusione e la conservazione della geodiversità e dell'intero del patrimonio geologico.

obiettivi

  • favorire la conoscenza dell'appartenenza al Geoparco, attraverso la percezione delle caratteristiche geologiche e geomorfologiche dello stesso;

  • sviluppare la comprensione delle singolarità geologiche, geomorfologiche, naturalistiche e ambientali del territorio più vicine a ciascuno istituto scolastico e nel territorio del Geoparco.

  • promuovere e sviluppare sinergie tra associazioni, enti e operatori vari nell'area del geoparco, finalizzate alla diffusione e conservazione del patrimonio geologico.

metodologia

Il Geoparco rappresenta uno straordinario strumento per diffondere la cultura del rispetto e della tutela dell’ambiente, per accrescere la conoscenza delle tradizioni e dei valori storico e culturali del territorio, per attuare politiche condivise e partecipate di sviluppo sostenibile, dimostrando come tali obiettivi possano contribuire ad accrescerne il benessere e la qualità della vita.

Il mondo della scuola e della formazione rappresenta uno dei principali interlocutori per diffondere tale cultura e in tal senso il Geoparco ha le potenzialità per diventare centro permanente per la didattica e la formazione in campo ambientale abbracciando tutti i livelli dell’istruzione.

Il progetto permette di comprendere le tematiche inerenti la geodiversità e la geoconservazione del patrimonio geologico attraverso la visita alla rete dei musei del Geoparco. Le tematiche individuate e la metodologia adottata, che predilige le attività manuali e la narrazione, hanno l'obiettivo di avvicinare i giovani esploratori alle realtà museali con semplicità e immediatezza, stimolando la curiosità e il desiderio di conoscere. Inoltre, quest'anno, l'offerta didattica si è allargata sul fronte dei laboratori e delle geoescursioni e degli incontri con esperti nel campo geologico. Durante la geoescursione gli allievi potranno visitare i geositi (spettacolarità geologiche che raccontano la storia, gli eventi o gli eventi del passato). Gli allievi avranno inoltre la possibilità di fare passeggiate all'aperto (geotrekking) dove potranno osservare rocce con fossili, canyon, segni e forme lasciate dai cambiamenti climatici del passato e dalle variazioni del livello marino.

geologia

L'assetto geologico del territorio parco è caratterizzato da tre unità stratigrafico-strutturali:

i rilievi calcareo-dolomitici degli Alburni e del monte Cervati nella parte orientale, quelli arenacei del monte Stella, Sacro e Centaurino, in quella occidentale, e di nuovo il calcare che riaffiora nel margine sud occidentale con il monte Bulgheria.

I fianchi delle montagne sono incisi da lunghi e profondi valloni; i corsi d'acqua che li percorrono sono in genere brevi, a regime torrentizio e trasportano durante le piane una grande quantità di materiali da cui hanno tratto origine le ampie e basse zone alluvionali.

Alla natura calcarea dei terreni, i monti Alburni, devono la , oltre al nome, (dal latino albus, bianco), un diffuso carsismo: il massiccio è costellato di doline, inghiottitoi e grotte. Queste ultime sono circa 200: particolarmente famose sono le grotte di Pertosa, abitate fin dal Neolitico, dove sono stati rinvenuti resti di palafitte: di Castelcivita, le più vaste con i loro 4.800 metri di sviluppo, in parte visitabili e anch'esse abitate dall'epoca neolitica; di Polla al cui interno sono stati ritrovati resti stambecco e uro. Anche la parte alta del monte Cervati è largamente carsicizzata con abbondanza di inghiottitoi (il più spettacolare e la grava di Vesalo) percorsi fluviali sotterranei , laghi ipogei che forano il massiccio e profonde forre dell'alta valle del fiume Calore.

Alla falde del Cervati sorge anche il fiume Bussento, che a valle del lago artificiale Sabetta scompare come inghiottitoio nel sottosuolo, per ricomparire 6 km più a valle, nei pressi di Morigerati.

Rete dei Musei del Geoparco

Spelaion@Grotte di Castelcivita

Museo Geopaleontologico di Magliano Vetere

Museo virtuale del Paleolitico di Camerota (MU.VI.P.)

Museo virtuale di Caselle in Pittari (MU.VI.)

Grotte di Pertosa-Auletta

 
 
 
 
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