L'educazione ambientale, poi, è diventata una componente sempre più importante dei curricoli delle scuole nel mondo, poichè ha un ruolo di primo piano da giocare verso la realizzazione dello sviluppo sostenibile.
La nozione di educazione ambientale si è evoluta attraverso un processo di maturazione che l'ha condotta da un appproccio iniziale prevalentemente naturalistico, ad affrontare via via tutti gli aspetti che caratterizzano la questione della sostenibilità e cioè la diversità biologica, la capacità di carico del pianeta e in particolare la sostenibilità sociale, che è un insieme di equità e giustizia sociale, democrazia e partecipazione, modello economico, ricerca scientifica e innovazione tecnologica, sistema dei valori, stili di vita, diritto alla felicità e un nuovo concetto di benessere umano.
Anche le Nazioni Unite riconoscono nell'educazione la chiave per divulgare dei modelli di sviluppo sostenibili, fondamentali per offrire un'alta qualità di vita a tutti, sia per i presenti che per le generazioni future.
L'educazione allo sviluppo sostenibile riguarda, pertanto, non solo l'ambiente, ma anche l'economia (consumi, povertà, nord e sud del mondo) e la società (diritti, pace, salute, diversità culturali).
Il significato da attribuire al termine ambiente assume oggi, in questa visione, una nuova valenza, profondamente diversa. Esso viene infatti concepito come contesto spaziale nel quale le vicende umane si manifestano.
Questo contesto, perciò, non si riferisce più solo al campo dei fenomeni fisici e naturali che contraddistinguono l'ecosistema naturale, ma si riferisce anche al modo in cui l'uomo si rapporta all'ambiente, comprendendo sia il territorio (ambiente antropizzato) sia i relativi fenomeni personali e sociali (ambiente sociale).
L'EAS è quindi lo strumento per promuovere un rinnovamento culturale ispirato ai principi della sostenibilità e per determinare i cambiamenti fondamentali richiesti dalle sfide dell'era globale.
Insieme al senso di giustizia, responsabilità, esplorazione e dialogo, l'EAS mira a spingere le persone ad adottare comportamenti e stili di vita che mettano in grado tutti gli uomini ovunque dislocati sul globo, di vivere con pienezza senza essere privati dei beni fondamentali.
L'educazione ambiente congloba quindi, tematiche quali l'educazione urbana, l'educazione al patrimonio, l'educazione allo sviluppo, l'educazione ai diritti umani, l'educazione alla pace e l'educazione al futuro, toccando quei temi economici, culturali, sociali e politici che si integrano a vicenda nell'educazione per lo sviluppo sostenibile.
La cultura è la base che consente di integrare queste tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: l’ESS è quindi lo strumento per promuovere un rinnovamento culturale ispirato ai principi della sostenibilità e per determinare i cambiamenti fondamentali richiesti dalle sfide del nuovo millennio. L’ESS tocca tutti gli aspetti della vita e riguarda fondamentalmente i valori, al centro dei quali vi è il rispetto: rispetto per gli altri, inclusi quelli della generazione presente e delle generazioni future, per la diversità, per l’ambiente, per le risorse del pianeta che abitiamo. Insieme al senso di giustizia, responsabilità, esplorazione e dialogo, l’ESS mira a spingerci ad adottare comportamenti e stili di vita che ci mettano in grado di vivere con pienezza senza essere privati dei beni fondamentali.
L'educazione ambientale e alla sostenibilità si catatterizza per essere:
intedisciplinare e olistica: apprendimento per lo sviluppo sostenibile come parte integrante dell'intero curricolo formativo, non come materia a sé stante. L'educazione allo sviluppo sostenibile non deve essere considerata una materia separata, ma un approccio multidisciplinare e trasversale alle diverse discipline e ai differenti aspetti della vita sociale.
orientata ai valori: capace di condividere i valori e i principi che sono il fondamento stesso dello sviluppo sostenibile; capace di sviluppare il pensiero critico e il problem solving: che metta in condizione di affrontare con consapevolezza fiducia i dilemmi e le sfide delo sviluppo sostenbile; l'ESS deve sviluppare una capacità critica di ragionamento orientata al futuro che permetta di affrontare con fiducia i problemi e le sfide delloe sviluppo sostenibile, riconoscendone le cause e le possibili soluzioni.
caratterizzata dall'aprirsi ad una molteplicità di approcci e di strumenti, rivolta a differenti culture che possono modellare efficamente i processi educativi; in particolare nella scuola. L'insegnamento trasmissivo e nozionistico, dovrebbe essere riconvertito in un approccio nel quale gli insegnanti e gli alunni lavorino assieme per acquisire conoscenze e giocare un ruolo fondamentale nel rifondare il contesto delle istituzioni educative;
localmente rilevante: che affronti sia i temi locali che globali, che usi il linguaggio (o i linguaggi) che i soggetti in apprendimento utilizzano più comunenente. L'ESS deve rivolgersi alle esigenze e alle condizioni del contesto culturale di riferimento (verrà data particolare importanza ai linguaggi e alle tradizioni locali), cercando di aprirsi alla prospettiva glocal, riconoscendo cioè che il soddisfacimento dei bisogni locali ha consegenze anche a livello globale.
L'EAS si rivolge a tutti in qualsiasi momento della vita si trovino e a qualsiasi età. Si svolge quindi, entro una prospettiva di lifelong learning (apprendimento permanente) coinvolgendo tutti i possibili ambiti o contesti di apprendimento, formale, non-formale, informale.
Quando si parla di educazione, la si inquadra normalmente in tre diverse categorie:
educazione formale: avviene nelle istituzioni formalmente dedicate all’istruzione e alla formazione e si conclude con l’acquisizione di un diploma o di una qualifica riconosciuta. Quindi ha luogo nell’intero sistema scolastico, che va dalla scuola primaria all’università e include una varietà di programmi e di istituti specializzati per la formazione tecnica e professionale.
educazione non-formale: s’intende ogni attività educativa organizzata al di fuori del sistema formale e realizzata, ad esempio, nel luogo di lavoro o nell’ambito di organizzazioni o gruppi della società civile, nelle associazioni ecc. È rivolta a categorie di utenti ben individuabili e si pone determinati obiettivi nel campo dell’apprendimento, ma non prevede l’acquisizione di titoli di studio o qualifiche riconosciute.
educazione informale: è un processo, non legato a tempi o luoghi specifici, per il quale ogni individuo acquisisce - anche in modo inconsapevole o non intenzionale - attitudini, valori, abilità e conoscenze dall’esperienza quotidiana e dalle influenze e risorse educative nel suo ambiente: dalla famiglia e dal vicinato, dal lavoro e dal gioco, dal mercato, dalla biblioteca, dal mondo dell’arte e dello spettacolo, dai mass-media.
La presenza dei valori in tutti i campi di vita del fanciullo, implica il dovere da parte dell'insegnante e degli educatori che sono a contatto con il bambino, di aiutarlo a far diventare più chiari e personali i propri valori; in quest'ottica, la presenza di adulti coerenti, aperti, moderatamente critici ed ispirati a valori diventa un valore fondamentale. L'adulto, al fine di rendere facilmente percorribile tale percorso dovrà strutturare la scuola come una comunità. L'educazione ambientale si connota quindi come esplorazione delle relazioni tra uomo, alunno, insegnante e ambiente, non come trasmissione di conoscenze prescritte.