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Educare allo Sviluppo Sostenibile
Verso un’educazione sostenibile
"L’educazione ambientale viene definito quel processo di riconoscimento dei valori e concetti utili a chiarire e a sviluppare quelle attitudini e tecniche necessarie alla comprensione e all’apprezzamento delle interrelazioni esistenti tra l’uomo, la sua cultura e l’ambiente biofisico circostante". (IUCN, Union International Conservation of Nature).
L’Educazione allo sviluppo sostenibile è un processo dinamico, in continua espansione, che propone una visione del mondo nel quale ognuno abbia la possibilità di usufruire delle opportunità educative e di apprendere stili di vita, comportamenti e valori necessari per creare un futuro sostenibile.
Uno sviluppo sostenibile o meglio una società sostenibile, richiede un salto culturale, un cambiamento profondo di punto di vista che coinvolge tutto il nostro modo di vedere il mondo. Nell’immagine del mondo che l’uomo aveva costruito, l’illusione dominante era quella di previsione e del controllo, supportata da un sempre maggiore sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie disponibili. Ma questa illusione si è rivelata errata e forviante: la scienza ha infatti riconosciuto come sia impossibile ottenere misure assolutamente precise e osservazioni oggettive , ma anche come l’imprevedibilità costituisca la norma, e non l’eccezione, nei fenomeni naturali come in quelli sociali.
“Credevamo di vivere in un universo retto da leggi di natura necessarie ed eterne dove sarebbero bastate conoscenza e ragione per progettare e realizzare un futuro sempre migliore. Ci ritroviamo invece in un mondo di processi evolutivi irreversibili nei quali si intrecciano caso e necessità, dove occorrono saggezza, prudenza e solidarietà per far fronte alle conseguenze impreviste delle nostre scelte e per non far cadere sulle generazioni future l’onere dei nostri debiti." (Cini, 1994)
Il mondo in cui viviamo è un mondo che non possiamo illuderci di controllare, in cui un aumento della conoscenza  non garantisce di per sé un aumento della capacità di previsione. Occorre allora istituire una nuova immagine del mondo che ci circonda e della nostra capacità di conoscerlo e la sfida che questa nuova immagine.
Una riflessione sulla complessità del mondo e della conoscenza, sull’intreccio tra natura e cultura, richiede alla scuola un cambiamento profondo: non si tratta di inserire o no nei curricula l’educazione ambientale, ma di ripensare tutte le discipline, a tutti i i livelli di scuola. Un’educazione ambientale vista come educazione allo sviluppo sostenibile, non è circoscrivibile entro i confini di una nuova materia, né si può identificare con qualche contenuto preferenziale, ma si configura piuttosto come un modo di intendere l’educazione, la scuola e la società. Una disciplina, quindi, che permei tutte le altre materie e intervenga a tutto campo nell’ambito socio-economico-culturale. Un’educazione che sia in grado di evidenziare la complessità del mondo naturale, ma anche di quello antropico e che abbia come obiettivo quello di costruire una mentalità capace di pensare per relazioni, in una visione sistemi dell’ambiente, e di ispirare le proprie azioni al concetto di “limite”. Un’educazione, in estrema sintesi, in grado di creare una cittadinanza consapevole a livello globale.

Il ruolo della scuola
Negli ultimi anni si sono registrati molti cambiamenti nella scuola, perché molte cose stanno cambiando anche nella società di cui la scuola è inevitabilmente riflesso. Un rinnovamento incentrato sull’idea che la scuola debba essere il luogo del sostegno e della promozione delle risorse del singolo. Per poter tendere a questo risultato è necessario il passaggio da una scuola di selezione ad una di promozione, che sostenga in ogni ragazzo le migliori capacità che questi possa dare. Pensare in termini sistemi e di complessità  permette di realizzare il rapporto con la realtà imparando a vedere ciò che non si è abituati a vedere, a pensare per relazioni. L’educazione ambientale si pone lo scopo di condurre gli individui e quindi e collettività, a rendersi conto della complessità dell’ambiente  data dalle interazioni tra i vari sistemi biologici, fisici, sociali, economici e culturali, così da essere coinvolti in una "cultura ambientale" da cui poter acquisire conoscenze, valori, comportamenti tali che permettano una partecipazione responsabile nel rapporto con l’ambiente.
 

 

 

 

 
 

 

 
 
 
 
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