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L’origine del nome di questa cittadina è ricco di poesia; pare che Ascea derivi dal greco a-skaidon, ovvero luogo privo di ombre, ricco di luce. Così è in effetti, dato che la posizione del paese è particolarmente felice: sorge su una collinetta affacciata sul mare, di cui riceve brezze e aromi. Ascea nasce ad opera agli abitanti di Velia che nel XIII secolo fondarono un piccolo borgo sulle colline. Duecento anni dopo, nel XV secolo, la cittadina tocca l’apice del suo splendore, tanto che lo stile tardo medievale lascia profonde tracce, ancor oggi visibili,nella sua struttura. Ha quattro frazioni: Catona, Mandia, Terradura e Marina di Ascea. Da visitare l’area archeologica di Velia, i cui scavi hanno permesso di ricostruire l’intera pianta dell’antica città, la Chiesa di San Michele Arcangelo a Terradura, quella di San Nicola e quella di Santa Sofia, nonchè i palazzi signorili: palazzo Alario, palazzoTorrusio, palazzo Ferolla.
Da non perdere la manifestazione “VeliaTeatro”, rassegna sull’espressione tragica e comica del teatro antico che si svolge ad agosto nell’area archeologica di Velia.Nella frazione di Mandia invece,per i più golosi,l’appuntamento è dal18 al 20 agosto perla “Sagra degli Antichi Sapori”, dove si possono degustare i piatti tradizionali cilentani. Durante le serate nei vicoli del paese,musica, spettacoli teatrali e mostre. Nella frazione di Catona il 16 luglio si celebra la Madonna de lCarmine; a Terradura i festeggiamenti in onore di Santa Sofia si svolgono il 12 agosto.