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La leggenda vuole che il nome di Centola derivi dal fatto che, nel V secolo, vi si stabilirono gli uomini di un centurione al seguito del condottiero bizantino Belisario. Tuttavia le prime testimonianze materiali di un insediamento risalgono alla fondazione della badia brasiliana di Santa Maria degli Angeli, soppiantata poi da un’abbazia benedettina, i cui ruderi duecenteschi sono tuttora visibili. L’abitato è ricco di testimonianze storiche del passato bizantino come il campanile di San Basilio del IX secolo. Palinuro è la punta di diamante del comune, al quale assicura da alcuni anni la Bandiera Blu. Il suo nome si perde nel mito, in quanto la leggenda vuole che qui, Palinuro, il nocchiero di Enea, perdesse la vita per inverare la profezia secondo cui un troiano dovesse morire per permettere a Enea di giungere nel Lazio e insediarvi la stirpe da cui sarebbe nato Cesare.
Il territorio comunale è estremamente variegato, si estende infatti dalle alture, dove si arroccano il borgo medievale disabitato di San Severino e le frazioni di San Nicola e Forìa, alle meravigliose coste di Palinuro, punteggiate da spettacolari grotte marine (Azzurra, d’Argento, dei Monaci, del Sangue e delle Ossa) e numerose calette. Tra queste Calafetente, la cui peculiarità è la presenza di fenomeni idrotermali. Gli eventi sono numerosi, in virtù della natura spiccatamente turistica dovuta alla presenza di un gioiello come Palinuro dove si tiene la prestigiosa rassegna “Palinuro Griffe”.