A cavallo tra i due monti Sottano e Soprano, la città di Capaccio ha origine durante la lotta tra Papato e Impero, quando la diaspora degli abitanti dell’antica Capaccio Vecchia, che si rifugiarono più a sud, diede origine a una nuova località. Il nome pare provenire da caput aquae, origine dell’acqua, per la presenza del fiume Accio, le cui sorgenti sgorgano dal monte su cui fu costruito il paese; un’altra tesi fa invece derivare il nome dal latino Calpatium, ossia il Monte Calpazio. Nella sua area sorge Paestum, le cui rovine, meravigliosamente conservate, hanno meritato il riconoscimento dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Da vedere anche la sorgente Capodifiume, gradevole escursione naturalistica, e il Convento di Sant’Antonio, ricco di opere di pregio. Nel chiostro di questa chiesa un piccolo museo mostra l’immagine di Paestum nel Grand Tour.
Epicentro degli interessi turistico culturali della zona è Paestum. L’antica città greca, fondata nel VII secolo a.C., conserva meraviglie come il Santuario di Hera e i Templi di Cecere e Nettuno. Diverse manifestazioni si svolgono tutto l’anno e in particolare, in estate, spettacoli di prosa, danza, musica classica e teatro sono organizzati negli spazi suggestivi dell’area archeologica e nelle antiche chiese. Imperdibile la visita al Museo Archeologico Nazionale dove è custodita la celebre Tomba del Tuffatore. A Capaccio e Paestum si produce la rinomata mozzarella di bufala campana DOP.
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