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Roscigno sorge sulle pendici del Monte Pruno, detto anche “Balcone degli Alburni”, si pensa che il suo nome derivi da “russignuolo”, termine dialettale che significa usignolo o dal latino Ruscidus: acqua stillante. Il paese è diviso in due parti: Roscigno Nuovo e Rossigno Vecchio, completamente disabitato a causa di diverse frane, che offre al visitatore un ambiente suggestivo e misterioso. Il primo centro abitato sorse attorno ad un convento benedettino, ed è considerato il più antico villaggio enotrio-lucano, databile tra il VII e III secolo a.C. Da visitare: il Museo della Civiltà Contadina, la Chiesa di San Nicola di Bari, la Fontana e il Campanile, tutte strutture architettoniche rimaste inalterate nel tempo, e le antiche tombe ritrovate su una piana del Monte Pruno.
Durante i mesi estivi Roscigno Vecchio si anima con diverse manifestazioni, mostre, sagre gastronomiche e spettacoli. Gli appassionati delle passeggiate nel verde possono risalire il corso del torrente Sammaro fino a giungere alla sorgente cristallina. Particolarmente sentite sono le feste della Madonna di Costantinopoli che si tiene la prima domenica dopo Pasqua e quella di San Rocco, Patrono del paese, il 16 agosto.