La posizione di Trentinara è unica; collocata sul Monte Cantenna si affaccia a strapiombo sulla Piana di Paestum, protetta alle spalle dall’imponente Monte Vesole, le cui vette toccano i 1.210 mt. Il nome del borgo deriva da “trenta denari”, la paga che i soldati romani guadagnavano stando di guardia all’unico acquedotto che alimentava la rete idrica di Paestum. In centro sono da ammirare la Chiesa Parrocchiale del XVI secolo, la Cappella di San Nicola del IX secolo e un originalissimo esempio di architettura normanna. Inoltrandosi tra i vicoli caratteristici del borgo antico si giunge sino al pianoro più alto dove si apre una piazzetta, appropriatamente denominata ‘La Terrazza del Cilento’, dalla quale l’occhio spazia fino al mare.
La tarantella, ancora accompagnata dal suono dell’organetto, è un’attrattiva per i turisti e per gli appassionati di danza e tradizioni. Tra gli angoli più caratteristici c’è la località “preta ‘ncatenata”, a precipizio sull’abitato di Giungano, così chiamata per via di due enormi macigni incastrati tra loro tanto da risultare apparentemente incatenati. La leggenda narra di una contrastata storia d’amore e morte. Protagonisti la bella Isabella, figlia del marchese, e il giovane capobrigante Saul, gettatisi insieme dall’alto della rupe, pur di non rinunziare al loro amore.