Il comune, che è situato in pianura, mentre una piccola parte è addossata alle falde di una collina, guarda gli appennini che chiudono il Vallo di Diano. Come altri paesi del Vallo di Diano, Sant’Arsenio ha alle proprie radici un cenobio di matrice bizantina del VIII–IX secolo. Inizialmente appartenne alla Badia della Trinità di Cava dei Tirreni; nei secoli successivi passò di feudatario in feudatario; senz’altro la famiglia di maggior rilievo fu quella dei Calà. Dal punto di vista artistico è interessante visitare il borgo antico del paese, sito nella sua parte alta, il Borgo Serrone, ricco di chiese ed edifici per lo più databili al XVII–XVIII secolo. Tra essi la Chiesa della Santissima Annunziata, un tempo dipendenza dei monaci benedettini di Cava de’ Tirreni della cui diocesi Sant’Arsenio faceva parte.
 
Il paese è la “porta” del Vallo di Diano e gode di un ambiente incontaminato la cui punta di diamante è senz’altro il Monte Carmelo, da cui si gode una splendida vista sull’intera valle, visitabile attraverso numerosi percorsi attrezzati. Particolarmente interessante la Grotta del Secchio, lunga circa 250 metri, che si apre nei pressi del ponte sul fiume omonimo. Il 26 luglio si svolge la festa patronale di Sant’Anna e Sant’Arsenio. Nei primi giorni di agosto si può partecipare all’evento storico–culturale “Il Brigante Tittariello”.