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L’origine del toponimo è, secondo alcuni, latina: plinianus (ossia possedimento di Plinius); secondo altri invece deriverebbe dal greco peri ghnatos, ossia “vicino al passaggio angusto”. Altri ancora ritengono che il nome sia allusivo alle piante di pero, qui coltivate in abbondanza. La visita agli scavi dell’antica e famosa città di Paestum, sita ad appena 11 Km, con i suoi spettacolari templi e l’annesso museo ricchissimo di reperti è una tappa obbligata, mentre consigliata è la visita al centro storico di Prignano Cilento e al borgo antico della frazione di Melito con la sua torre medioevale. Per chi ama la natura l’Oasi del fiume Alento offre la possibilità di ammirare varie specie di uccelli migratori e di effettuare passeggiate a cavallo o in mountain bike.
Il poeta napoletano del XVI secolo Bernardino Rota celebrò la terra pestana e le sue rose in questi versi: “...pur coperta di rovine ancor profuma di rose”. Da non perdere la Festività di San Nicola a Pasquetta detta “ri Turchi”. La Madonna del Buon Consiglio viene festeggiata la seconda domenica di agosto. Prignano è zona di produzione del fico “dottato” bianco del Cilento, un prodotto di assoluta qualità e pregio cui è stato attribuito il marchio DOP. Qui ha sede il Consorzio di Tutela del fico bianco del Cilento DOP.