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Circondata da secolari uliveti, dominata dallo storico Palazzo Ciaccio e dalla Chiesa Parrocchiale, Pisciotta è un gioiello dell’arte barocca, come testimoniano i dipinti conservati nella Chiesa Madre. Le prime notizie risalgono all’età normanna, fu poi fortificata a seguito delle incursioni dei corsari d’Africa; in epoca feudale ha visto succedersi varie signorie e principati. L’anno 1806 fu teatro di duri scontri tra Francesi e Borboni. La guerra tra Francesi e Spagnoli, i moti del Cilento e l’epopea Garibaldina, a cui, in nome dell’indipendenza e della libertà, presero parte i figli migliori di Pisciotta, sono i grandi avvenimenti che segnano la sua storia. Per chi ama la vita balneare, Marina di Pisciotta offre uno spettacolare scenario con costoni a picco sul mare, mentre la località Pietralata è meta di escursioni nei boschi.
Virgilio, nel suo poema, immagina che la Sibilla, aggirandosi nell’Averno con Enea, incontri Palinuro e, commossa dal racconto del suo caso pietoso, gli prometta sepoltura a breve distanza dall’abitato. Tra le feste religiose è da segnalare Sant’Agnello Abate che si celebra il 10 agosto. Da visitare le Chiese di San Pietro e Paolo, di San Michele, della Mercede e il Cenotafio di Palinuro. Prodotto esclusivo di Marina di Pisciotta sono le alici di menaide, pescate secondo antiche tradizioni, uniche per il profumo e il gusto intenso e delicato.