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Ispani
Per fuggire alle scorribande dei Saraceni gli abitanti delle zone costiere si rifugiarono nella zona in cui oggi sorge Ispani. Nel XVI secolo i Conti Carafa, fuggendo dalla vicina Policastro, infestata dalla malaria, si stabilirono nel borgo di Capitello. Del palazzo che costruirono, oggi di proprietà delle Suore Elisabettine Bigie, rimangono solo le mura perimetrali delimitanti il giardino, l’arco che consentiva il passaggio delle carrozze, una garitta per la guardia armata ed una lapide di marmo che ammonisce con severità i pirati saraceni. I vicoli hanno una conformazione unica poiché Ispani non possedeva il rango di Borgo e non poteva, dunque, essere fortificata; gli abitanti costruirono le case in piccoli vani una a ridosso dell’altra, per impedire il transito di carri lungo le vie.
Si consiglia la visita della Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, che conserva al suo interno numerose opere di artisti locali. La festa religiosa più importante è quella del 12 e 13 giugno che si tiene nella frazione di Capitello in onore di Sant’Antonio da Padova. Il 16 agosto viene celebrato San Rocco, mentre nella frazione di San Cristoforo il 25 luglio viene festeggiato l’omonimo Santo.
Albergo
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