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Furono gli abitanti di Paestum, rifugiandosi dall’assalto dei Saraceni, a fondare la città di Albanella. Il nome proviene dalle due parole alba (bianca) ed hella (Grecia) a ricordare le antiche origini elleniche. I resti del santuario campestre dedicato al culto di Demetra e Kore (divinità legate alla fertilità), assieme a tombe affrescate di epoca ellenica, documentano questa antica presenza. Sullo stemma due stelle campeggiano su due cipressi, a ricordare le città sorelle, Paestum e Capaccio Antica, un tempo distrutte. Da visitare la Chiesa di San Matteo e quella di Santa Sofia e i palazzi del centro storico sorti da ex conventi. La frazione di Matinella invece, unica della provincia, offre un centro commerciale agli amanti dello shopping.
Gode di un importante Patrimonio naturalistico: il Parco del fiume Casa, accoglie svariate specie animali e vegetali, alcune delle quali in via d’estinzione; il Bosco Camerine, dove i monaci orientali dediti al culto di Santa Sofia si rifugiarono in epoca iconoclasta, è ora oasi del WWF e ospita diverse specie animali, quali la volpe, il tasso, la donnola, la faina e il raro tritone meridionale; da visitare anche il bosco idrofilo della Giunta del Sele e del Calore. Il 14 e il 15 maggio si festeggia S. Sofia, patrona della città.