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Salsiccia e Soppressata del Vallo di Diano Presidio Slow Food
martedì, 18 marzo 2014
 
Si terrà giovedì 20 Marzo alle ore 10,30 presso la Sala Consiliare della Comunità Montana "Vallo di Diano" all’interno della Certosa di Padula (Salerno), la presentazione del Presidio Slow Food “Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano“.
Dopo i saluti dell’Assessore all’Agricoltura della Comunità Montana "Vallo di Diano", Paolo Gallo, interverranno: Beniamino Curcio, Responsabile settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana "Vallo di Diano"; Vito Trotta, Responsabile regionale dei Presìdi Slow Food Campania e Basilicata; Carmine Lisa, Presidente Associazione Presidio “Soppressata e Salsiccia del Vallo di Diano”; Italo Santangelo, Assessorato Agricoltura Regione Campania U.O.D. 09; Lucia Colitta, Assessorato Agricoltura Regione Campania U.O.D. 09; Domenico Tosco, Associazione Scientifica "Centro di Portici"; Giuseppe Fornino, Direttore Servizio Veterinario Ambito SA3; Giuseppe Russo, Dirigente U.O.D. 19 (ex STAPA CePiCa Salerno); Attilio Romano, Presidente Gal Vallo di Diano. Parteciperà all’incontro Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Concluderà i lavori il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta.
Sono 6 le realtà produttive coinvolte nel Presidio, di cui 3 salumifici ma la filiera è destinata a crescere. «Stiamo lavorando al Presidio da circa otto anni - afferma Vito Trotta, responsabile regionale Presìdi Slow Food Campania e Basilicata - e oggi intraprendiamo un percorso che ci darà la possibilità di sviluppare un progetto dalle grandi potenzialità in un areale fortemente vocato per queste produzioni. È per noi motivo di grande orgoglio essere riusciti ad articolare sul territorio una filiera completa che mette insieme più soggetti tenuti insieme dal rispetto dei requisiti assai rigidi imposti dalle linee guida di Slow Food e del Disciplinare, i quali prevedono una cospicua parte di prodotto lavorata come una volta “a punta di coltello”. I risultati finora raggiunti sono merito del lavoro di molti ma un ringraziamento particolare va al dott. Domenico Tosco, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dei Presìdi Slow Food di Campania e Basilicata, che ha creduto sin dal 2006 in questo progetto».
Il documento più antico che riguarda la produzione e la commercializzazione della soppressata e della salsiccia nel Vallo di Diano è riscontrabile in uno degli statuti medievali del comune di Teggiano, denominato Diano fino al 1862. Nel Vallo di Diano la soppressata è parte integrante di una tradizione gastronomica illustre, strettamente connessa al clima, alla pastorizia e all’agricoltura, agli usi e costumi, alla vita sociale e alla cultura di un territorio circoscritto ed omogeneo, in cui sono ancor vivi e pregnanti i valori della civiltà contadina.
 
 
 
 
 
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